martedì 20 gennaio 2009

Magnolia


Titolo originale: Magnolia
Paese: USA
Anno: 1999
Durata: 188'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico
Regia: Paul Thomas Anderson
Soggetto: Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson

Interpreti e personaggi
John C. Reilly: Jim Kurring
Tom Cruise: Frank T.J. Mackey
Julianne Moore: Linda Partridge
Philip Baker Hall: Jimmy Gator
Jeremy Blackman: Stanley Spector
Philip Seymour Hoffman: Phil Parma
William H. Macy: Donnie Smith
Melora Walters: Claudia Wilson Gator
Jason Robards: Earl Partridge
Luis Guzmàn: Luis
Henry Gibson: Thurston Howell

Fotografia: Robert Elswit
Montaggio: Dylan Tichenor
Effetti speciali: Industrial Light & Magic
Musiche: Jon Brion, Aimee Mann
Scenografia: William Arnold, Mark Bridges

Premi:

Orso d'Oro al Festival di Berlino
National Board of Review Awards 1999: miglior cast

la storia:
Il film non ha una sequenza logica, ma è un intrecciarsi di storie, personaggi e situazioni, risulta perciò molto difficile sintettizzarne il contenuto per cui mi avvalgo dell'aiuto di wikipedia nell'analizzare le storie dei vari personaggi.

Frank T.J. Mackey (Tom Cruise), autore di "Seduci e Distruggi", programma in cui Mackey insegna a uomini normali come rimorchiare bionde mozzafiato, la sua mentalità corrotta e il profondo odio verso il vecchio padre morente ne tracciano un profilo molto particolare.
Linda Partridge (Julianne Moore), moglie di un malato terminale di cancro ai polmoni e al cervello, vive l'agonia del marito nella depressione per i dispiaceri procuratigli, vuole che il testamento le tolga i soldi che le spettino perché devastata dal senso di colpa, scopre di amare l'uomo solo in punto di morte, è la matrigna di Frank.
"Quiz Kid" Donnie Smith (William H. Macy), vecchio concorrente di "What do Kids Know?", grazie al quale guadagnò ingenti somme di denaro, si ritrova adesso senza lavoro, è in procinto di mettersi l'apparecchio per i denti, segno inequivocabile della sua crisi d'identità.
Stanley Spector (Jeremy Blackman), attuale concorrente a "What Do Kids Know?", al quale partecipa solo perché spinto dal padre, che punta a guadagnare più denaro possibile grazie al figlio. Capirà il senso di solitudine che lo circonda e si metterà in gioco per dimostrare di essere capace di sapere cosa vuole.
Phil Parma (Philip Seymour Hoffman), badante di un malato terminale di cancro, la sua bontà d'animo e la sua facile manipolabilità lo cacceranno in situazioni alquanto imbarazzanti, è uno dei personaggi più statici, ma anche dai migliori sentimenti.
Claudia Wilson Gator (Melora Walters), figlia del noto conduttore di "What Do Kids Know?", il rapporto col suddetto è turbolento. Lei non lascia che egli le si avvicini perché ricorda di essere stata molestata. Sniffa grandi quantità di cocaina, l'insicurezza è ciò che più colpisce di lei, l'incontro con un poliziotto le farà riscoprire il senso della vita.
Jimmy Gator (Philip Baker Hall), conduttore di "What Do Kids Know?", scopre di avere 2 mesi di vita a causa di un tumore alle ossa, negli ultimi giorni della sua vità confesserà alla moglie di averla tradita più volte e di aver molestato la figlia. Distrutto dal senso di colpa tenterà il suicidio.
Earl Partridge (Jason Robards), vecchio magnate del mondo dello spettacolo, malato terminale di cancro ai polmoni e al cervello, è l'attuale marito di Linda, scoprirà di aver buttato tutto ciò che di buono aveva: il figlio, la prima moglie, e come ultimo desiderio esprimerà di poter rivedere il figlio Frank.
Jim Kurring (John C. Reilly), poliziotto divorziato che passa le giornate lavorative con quel senso di perenne incompiuto che lo tormenta. L'incontro con Claudia gli farà riscoprire il sapore della vita.

recensione:

ho rimandato la visione di questa pellicola per moltissimo tempo, senza particolari ragioni... avevo letto e sentito recensioni molto positive a riguardo e volevo dedicare al film il tempo e la concentrazione che ritenevo meritasse.

posso dire con soddisfazione che Magnolia entra a pieno titolo tra le pellicole che preferisco.

è una storia forte che rimane, una narrazione mai scontata.

ho avuto modo di beneficiare della visione dell'uso di particolari tecniche di regia a me molto care, spesso utilizzate anche da Tarantino e da molti della sua generazione, capaci di creare nello spettatore un continuo stato di irrequietezza e nervosismo fin dalle prime scene.

la narrazione non è caratterizzata dal classico schema facilmente riscontrabile nella maggior parte delle piccole; consistente nel lineare raccordo di elementi in grado di dare una certa coerenza allo sviluppo del racconto. volendo utilizzare una metafora non ci troviamo nella parte bassa dell'onda nell'attesa di ritrovarci sulla cresta, siamo catapultati direttamente nella tempesta.

questa storia non ha un crescendo d'intensità... è impetuosa fin da subito!

è immediata la costatazione che ci si trova davanti alla rappresentazione di esperienze di vita che hanno già subito una maturazione, alle quali non rimane altro che attendere l'epilogo inesorabile... forse tragico, forse no, sicuramente inaspettato.

la morale è molto semplice quanto vera e reale, e cioè che senza affrontare i fantasmi del passato, senza ammettere le proprie debolezze si può andare avanti solo attraverso affanni e finti successi. solo quando tutto il marcio viene fuori si può tornare a vivere pienamente.

Anderson porta sotto i riflessioni storie di disperati, di persone essenzialmente molto deboli ed insicure che hanno trovato il peggior modo per nascondere e tentare di dimenticare le proprie sofferenze ed i propri dolori.

la sceneggiatura è affascinante persino le imprecazioni sembrano avere senso nelle frasi dei protagonisti.

ottimo il montaggio, in grado di depistare lo spettatore per poi divertirsi a ritrovarlo quando oramai è imprigionato nella tela degli eventi.

il cast è eccezionale e gli interpreti risutano essere tutti in grado di lasciare una personale visione del modo in cui hanno potuto approcciarsi a simili testimonianze di vita.

sono rimasta particolarmente colpita dall'uso che viene fatto della straordinaria colonna sonora, (magnifica la scena in cui tutti gli attori cantano dei versi di "wise up"); e dall'uso di determinati fenomeni naturali come la pioggia di rane... evento risolutivo e "calmante" del complesso evolversi degli eventi, segno tangibile che una semplice pioggia o temporale non sarebbero stati in grado di riportare l'ordine in quelle vite tanto ingarbugliate.


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